venerdì 2 marzo 2018

Elezioni politiche: sentite cose pensa uno dei candidati di Matera 2019.


Commissariare Matera 2019, tutelare l’interesse nazionale, ripristinare il ministero delle Politiche Agricole, inserire la clausola di salvaguardia nazionale. 
Sono alcuni dei punti cardine del programma di Fratelli d’Italia-An, che Pasquale Di Lorenzo, candidato capolista alla Camera, sottoscrive e condivide. “Siamo espressione di una destra moderna – ha spiegato Di Lorenzo - che pone al centro l’interesse nazionale e si mette a disposizione del Paese per permettere una governabilità che, altrimenti, a causa del sistema elettorale rischia di essere una chimera. In merito ai rapporti con l’Europa, l’interesse nazionale va tutelato rifiutando tutti i diktat in contrasto con il nostro interesse: per questo, come in Germania, deve esserci prima l’ok del Parlamento italiano. Il dicastero delle Politiche Agricole? E’ stato troppo frettolosamente messo in soffitta in un Paese nel quale il territorio è a vocazione agricola. Vogliamo la riduzione dei dazi sull’importazione dell’ortofrutta: non comprendiamo perché un nostro agricoltore debba adempiere a tutte le norme, mentre quello tunisino può liberamente esportare in Italia il suo. E’ evidente che chi vuole tutelare l’interesse nazionale vota Fdi, così come è altrettanto evidente che questo interesse riguarda principi come il prima di tutto gli italiani, sicurezza, legalità, no allo ius soli, sì a minore tassazione e burocrazia per favorire il lavoro”. 
C’è un motivo in più, a giudizio di Di Lorenzo, per votare Fdi: “Dare, nella coalizione di centrodestra, un momento di identificazione della proposta politica che sia anche quello della tutela del lavoro e della destra sociale: noi veniamo dall’antica storia del Msi e riteniamo che in questo Paese ci sia bisogno di una destra pulita, seria e competente, che sia in grado di assicurare futuro, non solo promesse, odio e rancore”. 
Taranto terza provincia lucana? “E’ il sintomo della necessità di rivedere il regionalismo che ha prodotto spesa pubblica e, specie al Sud, disservizi. Bisogna virare verso il macro regionalismo per dare maggiore efficienza ai servizi con le stesse strutture, e abbattere i costi prodotti dalle regioni, spesso carrozzoni di burocrazia. Così vincoleremmo i risparmi ottenuti alla tutela dei piccoli comuni”. 
Su Matera 2019 “c’è bisogno di un commissariamento: sarà la prima richiesta che farò al ministro in caso di elezione, perché Matera è capitale in rappresentanza dell’Italia, non della Basilicata. Non c’è stato un impegno concreto del Governo e bisogna recuperare il tempo perso”.
Piero Miolla

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